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Torrione delle mura cittadine

Palazzo della Signoria

Museo Stupor Mundi

Galleria di Palazzo Pianetti

Verdicchio

Teatro Pergolesi interno

Cattedrale di San Settimio

Arco Clementino e Corso Matteotti

Jesi è una città marchigiana di oltre 40.000 abitanti in provincia di Ancona, scrigno di storia, arte, cultura in mezzo alle colline, a metà strada tra il mare e la montagna. La location ideale per conoscere la pluralità della regione Marche. Le sue origini sono antiche: da colonia romana nel 247 a.C, ha visto nascere Federico II di Svevia nel 1194 e il compositore Giovanni Pergolesi nel 1710. Circondata da una cinta muraria fra le meglio conservate della regione ha il titolo di “Città esemplare” Unesco per la capacità di preservare un patrimonio secolare architettonico, artistico e culturale altamente suggestivo.

Una passeggiata alla scoperta delle antiche mura

Il centro storico di Jesi è racchiuso dentro una robusta cinta muraria, eretta a partire dal XIII-XIV secolo e tra le meglio conservate dell’intera regione. Misura 1,5 km e abbraccia un complesso architettonico che integra armoniosamente tra loro edifici di epoche diverse. Tutto il centro storico è formato da chiese, palazzi e piazze, con vicoli e stradine lastricate. Passeggiare tra i suoi vicoli è come viaggiare indietro nel tempo… Delle porte originarie se ne contano almeno sette.

La Piazza dove nacque Federico II

Dopo un bel giro delle mura iniziamo il nostro itinerario del centro storico dalla celebre Piazza Federico II, la più importante e antica della città. Pensate che il suo spazio coincide in gran parte con l’area dell’antico Foro romano. La tradizione vuole che qui nascesse, il giorno di S. Stefano del 1194, sotto un grande padiglione appositamente eretto, Federico II di Svevia. L’avvenimento è ricordato da una lapide scritta in più lingue, posta sulla facciata del Palazzo Ripanti. Proprio a Palazzo Ripanti vi consigliamo di dirigervi per visitare il Museo Diocesano che raccoglie testimonianze di arte sacra che raccontano la vita religiosa della popolazione della Vallesina lungo i vari secoli.

Il Museo "Stupor Mundi"

Il Museo Federico II è un unicum assoluto che rievoca la vita e l’opera dell’Imperatore Stupor Mundi. Un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, per scoprire il mondo meraviglioso di Federico II di Svevia nel luogo magico dove tutto ha avuto inizio il 26 dicembre 1194. Nello storico Palazzo Ghislieri sedici sale tematiche per vivere in prima persona le battaglie che hanno segnato un’epoca, per scoprire i castelli dell’imperatore e volare con i suoi falchi. Installazioni interattive, animazioni tridimensionali, contenuti multimediali, ricostruzioni architettoniche e sartoriali. Un’esperienza multisensoriale che ti farà vivere davvero la storia che ha cambiato la Storia https://www.federicosecondostupormundi.it/

Piazza Colocci e il Palazzo della Signoria

La meta successiva è Piazza Colocci dove si erge il Palazzo della Signoria, riconosciuto come uno dei più significativi palazzi pubblici delle Marche. Lo sapete che al di sopra del portale ruggisce un leone rampante, l’animale araldico della città qui raffigurato sottoforma di bassorilievo? Il Palazzo risalente al XV secolo ospita la Biblioteca Planettiana, ricca di oltre 115 mila volumi e l’Archivio storico comunale. La chicca? La sala Maggiore con il cinquecentesco soffitto ligneo a cassettoni e la settecentesca scaffalatura lignea dell’antica libreria Pianetti.

 Il tempio della lirica italiana: il Teatro Pergolesi

Da Piazza Colocci, proseguite verso Piazza della Repubblica, il centro della vita culturale della città. Qui si erge maestoso il Teatro Giovan Battista Pergolesi, scenografico tempio della lirica italiana, edificato tra il 1790 e il 1798. Celebre per la sua acustica perfetta, all’interno, in un trionfo di dorature e decori rococò, si trovano pitture e affreschi. Venne intitolato al celebre violinista e compositore Giovanni Battista Pergolesi, nato a Jesi e divenuto uno dei maggiori musicisti del barocco italiano. Il teatro è sede di una delle stagioni teatrali più ricche delle Marche. Se siete appassionati di questo genere di musica, non perdete il Festival Pergolesi Spontini .

Palio di San Floriano Jesi

La magia del Palio di San Floriano è assicurata dalle giostre medievali, i cortei, gli sbandieratori, le taverne nel centro storico di Jesi. Tutti gli anni nel mese di Maggio. Soggiorna nella nostra Residenza d'Epoca per vivere un'esperienza unica tra rievocazioni storiche, arte, sfide, taverne e musica. Tutte le nostre camere sono insonorizzate per garantire il massimo relax una volta rientrati.

Una passeggiata lungo corso Matteotti fino all’Arco Clementino

Dalla centrale Piazza della Repubblica inizia la via degli acquisti: il corso Matteotti, un lungo asse prospettico e fortemente scenografico, il cui punto focale è l’Arco Clementino, un arco trionfale eretto nel 1734 in onore di papa Clemente XII degli Orsini per l’abolizione del dazio sul grano. Lungo la passeggiata, potrete continuare a visitare chiese e palazzi.

Ammirare l’arte di Lorenzo Lotto alla Pinacoteca Civica e Palazzo Pianetti

Passeggiando lungo il corso imboccate la parallela via XV Settembre: una sorpresa vi attende! Qui si erge l’elegante Palazzo Pianetti, sede della Pinacoteca Civica, che custodisce all’interno la bellissima Galleria degli Stucchi lunga più di 70 metri e un consistente gruppo di opere di Lorenzo Lotto, tra le quali spicca il grandioso capolavoro della Pala di Santa Lucia.

Ammirare la Cattedrale di San Settimio

Dedicata a San Settimio (IV sec.), primo vescovo della chiesa jesina, la Cattedrale fu costruita tra il XIII e il XIV secolo ad opera di Giorgio da Como, probabilmente sulle fondamenta di un tempio romano dell’area dell’antico foro, per poi essere abbattuta per volontà del vescovo Fonseca . Pertanto essa fu riedificata tra il 1732 e il 1741 su progetto dell’architetto romano Filippo Barigioni.

Il Vino Verdicchio

La valle dei Castelli di Jesi è punteggiata da deliziosi borghi medioevali cinti da mura circondati da vitigni che si estendono a perdita d’occhio, percorsi da un venticello che evita il formarsi dell’umidità, soleggiati al punto giusto perché la vite produca l’uva da cui nasce un vino di origine controllata, al profumo di fiori e dal retrogusto amarognolo, un vino apprezzato in tutto il mondo.

 

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