Federico II, una volta incoronato imperatore, rinnovò al Papa Onorio III il proprio impegno a condurre una crociata in Terrasanta. Dopo numerose traversie, compresa una scomunica nel frattempo intervenuta ai suoi danni, l’Imperatore approdò in Terrasanta, ma invece di combattere, stipulò con il Sultano d’Egitto Al-Kamil, uno storico accordo per la spartizione concordata della regione. In tal modo i Crociati, almeno per una volta, divennero ambasciatori di pace e lo stesso Federico II si guadagnò la stima dei musulmani, seppur al costo di inimicarsi ulteriormente il Papato. La Camera dei Crociati, grazie alla suadente morbidezza della sua tinteggiatura e dei suoi arredi, sembra fatta apposta per evocare quel clima irripetibile di pace e tolleranza che almeno per qualche anno il Grande Svevo riuscì a stabilire in Terrasanta. L’aspettativa di tranquillità diviene la particolare caratteristica di questa camera.

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